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Culture Religiose e Culture Laiche per l’Umanità

A cura di Gian Andrea Benvenuto
Senza titolo 1Nel febbraio 2017 su “Nuove Proposte” (n°318 anno XXV) nello speciale internazionale “multiculturalità” con la cortese disponibilità del Prof. Demetrio Marco De Luca e del Prof. Antonio Binni organizzai un confronto che chiarisse lo sviluppo in corso tra le Religioni Storiche (con attenzione particolare alla Chiesa Cattolica) e il Mondo delle Massonerie Regolari. Da allora sono avvenute molte cose, addirittura storiche, che hanno segnato positivamente il percorso e l’incontro delle Realtà che andiamo descrivendo e valutando.

Ricomincerei a parlare dell’impegno e dell’operato del prof. De Luca, che dal 1962 si è dedicato a sensibilizzare lo ‘spirito’ del Concilio Ecumenico Vaticano II, grazie all’influenza autorevolissima e al mecenatismo paterno del grande Cardinale Pietro Gregorio Agagianian (nel Conclave del 1958 e del 1963 era ritenuto il più quotato tra i Papabili e nel Concilio era tra i più autorevoli Presidenti di Commissione) che lo spinse ad esprimere le proprie visioni dei valori straordinari, che indubitabilmente sono contenuti nel Messaggio Salvifico del Vangelo e che portò, con l’incredibile rivoluzione dell’invito alla Grazia e all’Amore, a superare le posizioni esclusive ed inconciliabili delle Religioni pre-cristiane, che ritenevano, spregiudicatamente ogni Civiltà (in proprio) l’unica detentrice del vero Annuncio Sacrale e le espressioni delle altre Civiltà/Religioni sempre idolatriche ed ‘infedeli’.

Mentre  ognuna  delle  Religioni  pre-cristiane,  con dottrine  dogmatiche ed inconciliabili,

stabiliva le uniche regole valide, per rapportarsi con l’Assoluto, e partecipare di tutti i valori antropologici, che ne derivano: ritenendo che, il proprio percorso identitario, culturale e dottrinario, fosse l’unico in grado di attribuire solo ai propri adepti o correligionari anche diritti, riconoscimenti e benefici sociali, storici ed umani; il Cristo “Figlio dell’Uomo”, cancella questa visione di presunti privilegi e diritti di alleanze con un ‘assoluto antropomorfico e meschino’ e sottolinea che l’unico Dio, Fonte dell’Amore e Creatore dell’Universo e della Vita è il Padre Comune di tutti gli uomini e da ciò deriva il vero valore dell’esistenza umana: gli uomini in quanto figli di un “Unico Padre”, che ama e cura la vita di tutti, senza distinzioni e ne attende la realizzazione nella Grazia, sin dalla vita terrena colloca l’essere vivente in una fratellanza straordinaria, che fonda la Comunione dei viventi nella Luce, li individua come “Immagine di Dio” e nella storia li colloca come “Persona Umana”; per operare nel sociale e conquistare sempre più il rispetto tra gli uomini e i popoli, per un’Umanità consapevole di un destino   elevato e nobile, che è segno di un “Amore Infinito”; che ha portato Cristo, il Messia, ad offrire la propria vita, perché gli uomini si perfezionassero e si dedicassero all’Amore per Dio e conseguentemente si prodigassero per attuare il più nobile e divino di tutti gli atti: “ama il prossimo tuo come te stesso”.

 

L’antropologia sottolinea il cambiamento radicale tra la vecchia visione biologica del mondo antico, fatta di conpetitività e volta alla sopravvivenza biologica e la pienezza della Rivelazione Cristiana, che pone l’uomo al centro dell’Universo e lo colma di un’autentica multiculturalità e lo spinge alla conquista incredibile di una fervente interculturalità, che eleva e divinizza lo spirito e la vocazione del vivente!

E il concetto delle visioni pre-cristiane, che si vantavano di avere nella ‘comparazione’ la superiorità sulle altre concezioni sacrali, crolla come una misera analisi antropomorfica, incapace di scoprire la ricchezza incredibile della Santità di Dio, che si manifesta in Amore, coniugandosi come il Portatore della Grazia, colui che ama la Sua creatura sino ad inviare il Figlio (Fratello Maggiore dell’Umanità Intera) perché donasse la Sua Vita, per raccogliere nella Benedizione e nella Comunione tutti i nati, creati da Dio, per anticipare quell’Armonia, che poi si sarebbe realizzata nella Casa Comune del Padre.

 

Cristo diviene l’attrazione profonda per l’Umanità intera, che abbatte steccati, confini e presunzioni, per testimoniare quei riferimenti valoriali, che solidificano e consolano l’attesa da questo mondo terreno, verso la pienezza, oltre la Storia e fuori dal tempo, lì dove la Luce dell’Unigenito riverbera l’Amore del Padre, e realizza nel Mistero provvidenziale l’Armonia che lega gli uomini alla loro Origine e al loro destino: come mostrato dalla “fenomenologia religiosa”, che scova e scopre il cuore e i sentimenti dell’Anima umana, sempre inquieta finche non si realizza nell’incontro di pienezza, che gli proviene dal Padre, che con un atto di libero Amore lo chiama a partecipare al Suo Bene Infinito (vedi Agostino d’Ippona).

Cristo diviene l’attrazione profonda per l’Umanità intera, che abbatte steccati, confini e presunzioni, per testimoniare quei riferimenti valoriali, che solidificano e consolano l’attesa da questo mondo terreno, verso la pienezza, oltre la Storia e fuori dal tempo, lì dove la Luce dell’Unigenito riverbera l’Amore del Padre, e realizza nel Mistero provvidenziale l’Armonia che lega gli uomini alla loro Origine e al loro destino: come mostrato dalla “fenomenologia religiosa”, che scova e scopre il cuore e i sentimenti dell’Anima umana, sempre inquieta finche non si realizza nell’incontro di pienezza, che gli proviene dal Padre, che con un atto di libero Amore lo chiama a partecipare al Suo Bene Infinito (vedi Agostino d’Ippona).

Il Cristianesimo non impone una sfera identitaria ai propri adepti, ma invita le diverse Tradizioni Religiose ad una collaborazione intensa, per realizzare una profonda unità, per la conquista degli alti valori antropologici, che creano riferimenti di rispetto e di partecipazione al bene, per ora, nella Casa Comune della Storia.

L’incontro delle Religioni si attua su un piano culturale e non dottrinale, per esprimere gli elementi comuni presenti in tutte le Tradizioni Religiose a beneficio dell’intera Comunità mondiale. Contemporaneamente le Religioni invitano le culture laiche emergenti ad un incontro comune per approfondire valori, nobiltà e aspettative dell’uomo d’oggi (vedi la creazione del “Cortile dei Gentili” da parte del Pontificio Consiglio della Cultura).

Illustre professore il “Cortile dei Gentili” che funzione esprime nella Chiesa Cattolica e come va inteso nello sviluppo dei rapporti oggi?

Il “Cortile dei Gentili” è una struttura del Pontificio Consiglio della Cultura, Dicastero della Santa Sede, presieduto dal Cardinale Gianfranco Ravasi; esattamente è un ‘Dipartimento’, inaugurato a Parigi tra il 24 e il 25 marzo 2011, per favorire l’incontro e il dialogo tra credenti e non credenti, ma direi in maniera più appropriata e completa, che è concepito per un programma d’attività fatto d’incontri tra personalità di convinzioni diverse.

D‘altronde il cortile era riservato ai gentili nell’antichità (cioè ai pagani, quindi a persone non atee, ma semplicemente di diverso orientamento religioso).

 

La Chiesa Cattolica nel Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965) seppe con coraggio profetico, seguendo il mandato di Cristo Signore, invitare tutte le altre Tradizioni e Culture Religiose a lavorare insieme per l’Umanità Intera (Dichiarazione “Nostra Aetate” 28 ottobre 1965).

Dagli anni ’80 iniziò un grande lavoro nobile tra le Comunità Ecclesiali, per aprire attraverso il Dialogo Interreligioso una collaborazione di grande sensibilità e rispetto tra le diverse Religioni e nacque anche l’attenzione ad un incontro con le Istituzioni ed una fervida attesa all’evoluzione culturale universale.

Il seme di “Nostra Aetate” segnò lo sviluppo dell’impegno di tutte le Comunità Religiose, che cercano con dedizione l’incontro con l’Assoluto, nel Mistero Ineffabile dell’Amore Divino e fa scoprire ad ogni diversa Tradizione Religiosa, che per essere fedeli nel proprio percorso non si può tradire il bene del fratello che lavora e prega nella ricerca della vita, apparentemente da siti diversi, ma in realtà con sentimenti e sensibilità comuni, nella capacità di lanciarsi, attraverso il Padre, in una visione di bene e di solidarietà più alta, scevra da restrizioni antropomorfiche e viva nell’incontro d’Amore con ogni fratello.

Il Cristo cerca il vivente in quanto tale e lo sprona ad edificarsi nell’uomo nuovo, rinascendo in Spirito e Verità. Questa visione del Cristo va oltre le Culture dell’appartenenza e dell’identità ed eleva l’uomo ad immagine di Dio. Nello stesso tempo il Cristo annulla la visione confessionale e magica della Comunità e conseguentemente elimina il legame con il ‘Potere’, liberando il cristiano dalla schiavitù rituale e formale e consegnandolo alla luce del Padre: questa attuazione rende l’uomo libero, all’interno di un percorso valoriale unico e lo colloca nella dignità della vita, al di sopra dell’uomo psichico (vedi Paolo di Tarso).

Il Cristianesimo ha davvero arricchito la storia e l’ha nobilitata, indicando ogni uomo come centro dell’Universo e punto di riferimento e di rispetto e ha la sensibilità d’individuare il rapporto forte e autentico della continuità tra il Creatore e la creatura, da ciò la scoperta del vivente d’amare e rispettare il prossimo in quanto fratello nella divinità del Padre.

Il Cristianesimo è diventato il fermento che ha lievitato il Dialogo Interreligioso tra i fratelli, anche quando appartenenti ad altre espressioni e Tradizioni Religiose. Il dialogo tra le Culture Religiose poi diviene anche valore e riferimento di Alto Servizio per le Istituzioni e diviene sale e lievito per il Pensiero e la ricerca di un traguardo incredibile di sensibilità, di grazia e di bontà!

Il messaggio del Cristianesimo ben prima dell’Illuminismo ispira il concetto profondo di rispetto e di attenzione, più che di tolleranza della filosofia massonica regolare.

 

Prof. De Luca che legame si può individuare tra la fratellanza regolare massonica e l’essenza del cristianesimo?

Per rispondere a tale quesito, ci da una mano l’illustre prof.  Weninger, che ci parla dell’origine della fratellanza dal Medioevo, quando teologi e filosofi decantavano l’Amore e la Grazia del Signore e i Muratori, gli Architetti lavoravano la ‘pietra’ per edificare le Cattedrali, le Chiese che narrassero figurativamente l’incontro sublime del credente con il Suo Signore.

I primi ‘Muratori’ erano certo fratelli in Arciconfraternite, che donavano il proprio impegno per illustrare ai fedeli l’Armonia Suprema dell’Amore Increato, che quotidianamente dava segni d’amore, d’attenzione e di provvidenza per i figli di Dio.

Da queste arciconfraternite il simbolo della ‘pietra grezza’ che doveva, con l’apporto dei ‘Muratori’, divenire nobilmente ‘pietra angolare’ e costituire la leggendaria comunità nel “grande tempio dell’Umanità”.

È il cristianesimo che ammaestra e vivifica i ‘Muratori’, che nel 1717 crearono la prima gran loggia regolare, per servire il Grande Architetto dell’Universo e tutte le creature da Lui volute e amate!

Le premesse di specifici impegni verso l’Assoluto ci sono tutti, poi la storia degli uomini spesso complica e distorce le sante intenzioni, oggi è ora di restituire ad ognuno il proprio compito ed insieme Religioni e Massoneria Regolare lavorare per riportare all’Umanità i grandi valori della vita e del Bene, per ridare all’Umanità quei riferimenti che edificano l’esistenza e la elevano: è ora di restituire ai nostri ragazzi quella magnificenza, che sgorga dall’Armonia Suprema e tutti avvolge e tutti provvidenzialmente ama!

 

Illustre Professore della recente intervista del molto reverendo prof. Weninger cosa costituisce valore aggiunto, nel percorso di questo dialogo e riconciliazione tra Religioni e Massoneria Regolare?

Certamente il grande impegno di vertice nella Commissione Europea (che pur risaputo) oggi, dopo la dichiarazione dell’Illustre Amico Weninger, evidenzia questo lavoro di straordinario valore, svolto per sette anni, che ha consentito un’osservazione privilegiata e ha apportato presupposti per meglio affrontare tra Religioni e Muratoria volontà reciproca di lavorare per il bene di tutti, superando spesso sciocchi ostacoli che nascono da pregiudizi e piccolezze mentali di anime banali.

A questo lavoro umano svolto con dedizione ed intelligenza, si aggiunge il grande risultato di avere realizzato una pubblicazione, sul dialogo e la riconciliazione tra Religioni e Massonerie Regolari, che segna un traguardo indispensabile per i futuri impegni consapevoli, delle Persone di buona volontà dei due versanti.

 

 

 

Il prof. De luca ha sempre volto la sua attenzione e la sua sollecitudine a diverse realtà culturali e nelle Università Pontificie, in lunghi anni, ha creato un “Dipartimento di Scienze Umanistiche” per Ufficiali generali e Ufficiali superiori  dedicato a militari europei, ha voluto l’Accademia Agostiniana per scandagliare i grandi valori del patrimonio culturale universale, ha istituito il “Dipartimento di Scienza e Cultura dell’Ambiente”,  ha curato con dedizione un “Istituto di Antropologia Culturale Comparata”, ha diretto come Segretario Generale il “Comitato Mondiale Sviluppo Sostenibile” (dal 1992 al 1999), dal 1995 ha creato la “Commissione Paritetica Interparlamentare per i rapporti tra Cultura e Politica” italiana e dal 1996 la “Commissione Paritetica Interparlamentare Internazionale” con l’adesione di 89 Parlamenti. Dal 2013 è sorta la “Conferenza Mondiale Permanente delle Religioni per l’Umanità e la Pace” e conseguentemente la “Fondazione Cultura delle Religioni per l’Umanità e la Pace” di cui il nostro è Presidente Internazionale dell’Alto Comitato.

 

Nel tempo il prof. De Luca ha colloquiato con la Massoneria Regolare Internazionale e Nazionale con l’intento di coinvolgerla di volta in volta in serie prospettive.

A livello internazionale il De Luca ha intrattenuto rapporti con iniziative ed accordi dal 1974.

In Italia sono avvenuti una serie di scambi, collaborazioni e proposte vertenti argomenti di etica politica, di cultura, di ambiente e sviluppo sostenibile e di sostegno a problemi umanitari.

Con il Grande Oriente d’Italia ebbe contatti, siglò accordi e intraprese iniziative con il Gran Maestro Armando Corona in carica dal 28.3.1982 sino al 10.3.1990, con il Gran Maestro Aggiunto Eraldo Ghinoi Reggente fino al 17.12.1993, e con il Gran Maestro Virgilio Gaito in carica dal 18.12.1993 sino al 19.3.1999, ed ebbe contatti frequenti con il Gran Segretario Alfredo Diomede. Nel 2005 il De Luca ebbe alcuni incontri con il Gran Magistero della Gran Loggia degli ALAM (di Piazza del Gesù di Palazzo Vitelleschi); poi si avviarono intensi programmi con il Gran Maestro Antonio Binni, si espressero molte prospettive di collaborazione tra le Religioni e la libera Muratoria e s’impostarono anche sviluppi con le Istituzioni Internazionali e si aprì un forte impegno per approfondimenti culturali e di pensiero.

La nomina del Gran Maestro Luciano Romoli (che aveva lavorato intensamente già come Gran Maestro Vicario) giunse subito il 17.12.2019 a coordinare con il Gran Maestro del Grande Oriente di Francia ad Istambul la costituzione della “Grande Carta Universale degli Alti Gradi Scozzesi”.

E da ultimo e a conclusione di un percorso sempre più intenso l’accordo originalissimo e determinante di un impegno reciproco tra le Grandi Religioni Storiche e la Massoneria Regolare, datato 6.3.2020.

Inoltre tra la Fondazione delle Religioni e il Grande Magistero di Palazzo Vitelleschi nasce il disegno di gestire presso la Pontificia Università Gregoriana la presentazione del prestigioso testo del molto reverendo prof. Weninger, con la partecipazione di autorità religiose da tutto il mondo, autorevoli protagonisti della Massoneria mondiale Regolare, personalità delle Istituzioni, della Cultura e della Finanza.

 

Curriculum Vitae del Gran Commendatore Gran Maestro Luciano Romoli

  • Commercialista e consulente aziendale

–    Incarichi rilevanti nell’Ordine

15.03.2008

Gran Spedaliere della Giunta Esecutiva dell’Ordine

04.12.2010

Gran Tesoriere Generale della Giunta Esecutiva dell’Ordine

12.01.2016 

Grande Ispettore di Propaganda e Proselitismo della Gran Loggia d’Italia

17.12.2016 

Luogotenente Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro Aggiunto Vicario della Gran Loggia d’Italia

06.02.2018

Delegato Magistrale per la Regione Massonica Romania.

30.11.2019 

Sovrano Gran Commendatore Gran Maestro della Gran Loggia d’Italia 

Venerabilissimo Gran Maestro cosa ha comportato lo sviluppo sui rapporti, all’interno delle tappe vissute con determinazione e visione comune di Atene, di Madrid e di Istambul.papa

La nostra Obbedienza ha privilegiato da tempo iniziative volte a far progredire grandi avvenimenti e ad unire energie positive nelle varie branche dell’Umanità: è segno di grande attenzione nei confronti di organizzazioni fraterne regolari poter esplorare insieme e con risolutezza il superamento di aspetti negativi nella Società Contemporanea.

 


Venerabilissimo il documento siglato con le Grandi Religioni è certo un segnale originale, di prospettive davvero coraggiose e capaci di creare aperture future sinora mai pensate, è qualcosa, che più volte si era ipotizzato, ma sinora non era stato possibile attuare. Si può dire che è un avvenimento storico e significativo, che pone la “Liber
a Muratoria” protagonista indiscussa di segnali decisivi nella contemporaneità?

Certamente negli ultimi tre anni il nostro lavoro è stato preciso e di qualità: è l’unico modo possibile, per assumere ruoli di protagonismo misurato ed equilibrato.

O si entra nella storia e s’incide nei rapporti con le Tradizioni Religiose, le Istituzioni e le Scuole di Pensiero, o tutto il resto sono parole al vento e velleità!

Sarà importante ora il nostro ruolo, nella presentazione alla Pontificia Università Gregoriana del volume dell’illustre prof. Weninger: nell’occasione noi dobbiamo essere Mediatori autorevoli tra il nostro Mondo e quello delle Culture Religiose, così potremmo davvero contribuire nel mosaico in corso ad inserire tasselli rilevanti nel Nuovo Umanesimo, che avvertiamo all’orizzonte, ma che ancora non si concretizza: forse davvero è venuto il tempo di partecipare alacremente ad un miracolo, che ci conceda di aiutare un percorso finalmente significativo per l’Umanità. Si può sognare che la “Libera Muratoria” esprima fraternamente con le “Tradizioni Religiose”, con le Istituzioni e le Scuole di Pensiero un futuro di grandi adempimenti e realizzazioni per l’avvenire.

 

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