A cura di Valerio Francesco Silenzi
Una notte, quella tra il 18 e il 19 aprile 2021, che verrà ricordata come la notte che ha rivoluzionato il calcio come lo conosciamo noi oggi. Nasce la Superlega, una competizione formata da quindici club fondatori alla quale si aggregheranno cinque squadre “invitate”, per un totale di venti. I club che hanno aderito (per ora dodici) provengono da tre nazioni diverse: Italia, Spagna e Inghilterra. Queste squadre sono: Juventus, Milan, Inter, Real Madrid, Atletico Madrid, Barcellona, Manchester City, Manchester United, Liverpool, Chelsea, Arsenal e Tottenham. Per quanto riguarda le italiane sembra che ci siano dei contatti per portare anche la Roma nella competizione. Nella volontà dei fondatori della Superlega c’era l’obbiettivo di permettere ai grandi club europei di sfidarsi regolarmente nei turni infrasettimanali in modo da aumentare lo spettacolo per il pubblico e soprattutto per un grande incremento di tipo economico per le casse delle varie squadre. Tuttavia, numerose sono le polemiche e sono destinate ad aumentare nei prossimi giorni: in ambito politico sia Macron che Boris Johnson si sono manifestati contrari a questa iniziativa che ritengono dannosa per il calcio, ma le critiche più importanti vengono dalla UEFA, dalla FIFA e dalla maggior parte delle leghe e federazioni che promettono guerra a questo progetto che ha, a tutti gli effetti, come fine primario l’interesse dei pochi. Contrari alla Superlega non ci sono solo enti, federazioni o politici ma anche alcuni club, in particolare quelli tedeschi e francesi che hanno preferito il bene delle loro leghe nazionali al profitto personale; perché si parla di bene delle leghe nazionali? Perché con la Superlega si va verso una trasformazione che vedrà le squadre partecipanti al torneo focalizzarsi su esso “snobbando” le altre competizioni, questa trasformazione, per avere un esempio concreto, avrebbe come modello l’NBA dove i playoff prendono tutto l’interesse delle squadre a discapito delle altre partite.
Per combattere la Superlega, in un comunicato firmato da UEFA, Federcalcio inglese, Premier League, Federcalcio spagnola, Liga, Figc e Lega Serie A, si minaccia l’esclusione delle squadre partecipanti a qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale e addirittura si sta pensando di escludere i giocatori di questi club dal rappresentare le loro nazionali negli Europei, Mondiali o Nations League. Questo porterebbe ad un mutamento che mai si era visto nel modo del calcio.
Per il momento, da una parte, le squadre della Superlega resistono e proseguono nei loro progetti sperando che queste minacce rimangano tali, dall’altra, l’opposizione continua forte nella speranza di fermare tutto, promettendo in cambio un ammodernamento delle competizioni UEFA.
Non ci resta che attendere e sperare per il meglio.